Claudio Tosoratti e Pia Candussio hanno creato un percorso labirintico in tre ettari di terreno coltivato

di Alfredo Moretti

BAGNARIA ARSA

Il Friuli Venezia Giulia diventa un labirinto nel mais. Davvero accattivante l’iniziativa di Claudio Tosoratti e Pia Candussio della fattoria “La selce” di Bagnaria Arsa che hanno creato un incredibile percorso labirintico in ben tre ettari di terreno coltivato.

Si può “andare” a Trieste, oppure “salire” in Carnia, ma anche attraversare la Bisiacaria e la Bassa friulana, scegliendo in pochi minuti di “attraversare” tutta la regione. Insomma, dopo che l’anno scorso, gli stessi organizzatori del labirinto avevano realizzato la fortezza di Palmanova, perfettamente in scala, questa volta è l’intero Friuli Venezia Giulia a trovare posto tra fusti e pannocchie.

«Abbiamo realizzato il progetto prima sulla carta, poi lo abbiamo trasferito nel campi coltivati a mais – afferma Fabio, agronomo, figlio di Claudio e Pia Tosoratti – Vi abbiamo inserito ben 50 località tipiche regionali, collegate con le strade e le indicazioni per proseguire nel viaggio. Un lavoro sicuramente molto impegnativo, ma che ci dà enormi soddisfazioni. Basti pensare che l’anno scorso il labirinto creato con la stella di Palmanova ha superato i 500 visitatori».

Ma non è così semplice girare in mezzo al mais e trovare i percorsi giusti. Infatti, ogni località è caratterizzata da indicazioni che riguardano cenni storici, indovinelli appositamente creati ad hoc, caratteristiche dell’ambiente o dell’architettura.

Il labirinto con la pianta di...
Il labirinto 2015 con la pianta di Palmanova (foto scattate dal drone da Versolatto)

Insomma, per visitare questo Friuli Venezia Giulia nel mais è necessario impegnarsi anche a risolvere aneddoti e quesiti per identificare le giuste località. Si entra e si esce dal labirinto in un unico punto costituito dal Passo della Mauria. Da qui si può scegliere se dirigersi verso Est per giungere aMonfalcone, San Martino del Carso, Redipuglia, Gorizia e poi portarsi verso Duino, Miramare e Trieste, quindi percorrere la costa fino a Grado.

Si può alternativamente optare per il percorso a Ovest con soste aPiancavallo, Vajont, Spilimbergo e Maniago per poi intraprendere le strade che conducono al centro della regione, Cividale, Udine e Bassa friulana con visite a Palmanova e Aquileia.

Il tutto contrassegnato da indicazioni da interpretare e risolvere per avere la percezione di dove ci si possa trovare e avviarsi nuovamente all’uscita. Insomma un labirinto indubbiamente interessante e divertente al quale si può accedere la mattina dalle 9 alle 11 nelle giornate dal lunedì al giovedì riservate ai gruppi; ma anche in ore serali e notturne, dalle 18 fino alle 22 dal venerdì a domenica con apertura per tutti.

Le prenotazioni per questa singolare escursione stanno già arrivando in concomitanza con l’inaugurazione di l’altro ieri sera (per informazioni telefonare ai numeri telefonici 0432.835543, oppure 333.1180020). Ma attenzione, il labirinto “vivrà” fino a settembre, poi il mais verrà inevitabilmente raccolto e addio gita…

Fonte: Il Piccolo